Ciao a tutti e prima di tutto scusate questo mio lungo silenzio…. Chi è passato di qui negli ultimi tempi si sarà chiesto che ne fosse stato di me… viva, morta, in forma amorfa o ameboide… ma una serie di cose mi ha tenuta lontana da queste pagine e spero di poter riprendere da ora con più frequenza… comunque, voglio ri-partire con un breve aggiornamento dei lavori WIP (i work in progress) e un minuscolo cambiamento…
Il primo aggiornamento è una bellissima notizia:
Lo Stregone dei Venti uscirà in edizione Piemme Junior Bestseller!!!
Quindi quelli tra voi che al momento non lo trovano dovrebbero riuscirci a settembre. Comunque vi farò sapere con esattezza più avanti la data di uscita. C’è tempo, direi. 😀
A proposito dello Stregone e del suo seguito, di cui alcuni fra voi continuano a chiedermi con insistenza (gradita da parte mia, non temete!), devo però dirvi che l’editore ha deciso di farlo attendere — come avevate capito da soli, immagino, visti i tempi ciclopici — quindi al momento… non saprete come continuano le avventure di Ambaradan, Cassandra, Saltapicchio e, bè, gli altri che infestano le pagine della nuova storia. Incrociamo le dita e speriamo per il futuro…
Quanto alle minuterie di cui nel titolo, alludevo alla rigolina sotto la testata. L’avete vista? Ho cambiato la frase del geniale Alfred (Hitchcock) che ci ha accompagnato sinora e che diceva:
“C’è qualcosa di più importante della logica: l’immaginazione”
per dar voce al buon vecchio Lloyd Alexander, che forse non molti tra voi conosceranno perché la sua saga per ragazzi della terra di Prydain, in Italia non è stata interamente tradotta (ma se cercate bene, potreste ancora trovare in Salani Il Libro dei Tre, da cui a suo tempo fu tratto il disneyano ‘Taron e la Pentola Magica‘). È sua in un’intervista, credo, la frase:
“Fantasy is hardly an escape from reality. It’s a way of understanding it”
e per chi non conoscesse neppure un pochino d’inglese la traduzione approssimativa è: “Il fantasy rappresenta difficilmente una fuga dalla realtà. È piuttosto un modo di comprenderla”.
Se quindi un regista del calibro di Hitchcock ci dava la sua idea dell’importanza della logica e dell’immaginazione (la sola logica non ci porterebbe che alla pura analisi, l’immaginazione permette di ‘inventare’ e ‘sognare’ in modo costruttivo, usando poi la logica per realizzare), Alexander osserva una cosa vera che, oserei dire, è ovvia per i lettori e gli autori di fantasy, ma potrebbe essere quanto mai inaspettata per tutti gli altri. Il fantastico ci offre una chiave di lettura del mondo, senza trascurare temi universali, mantenendo però un’accessibilità più ampia di altri generi…e ci lascia un’apertura alle possibilità di incredibile vastità che possiamo sfruttare in ogni campo…. il che potrebbe aprire un argomento a parte!
Insomma, ecco qui, per il momento ho finito. Se vorrete ci leggiamo presto,
Passo e chiudo. 😉
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